Ricerca e sviluppo su misura per il Mezzogiorno con l’obiettivo di attenuare il divario tra Nord e Sud e spingere l’acceleratore sull’innovazione delle piccole e medie imprese meridionali e, novità introdotta dalla legge di Stabilità, anche dei professionisti. Il quadro era stato “disegnato” nel Pon Imprese e competitività 2014-2020.
Arrivati i decreti del ministero dello Sviluppo economico con le indicazioni per accedere ai 380 milioni di fondi Fesr destinati alle imprese del Mezzogiorno in ritardo nella crescita. Per i termini di presentazione delle domande, però, bisognerà attendere le indicazioni del ministero. Un primo provvedimento del Mise che mette sul piatto 200 milioni di euro per le sole regioni meno sviluppate (e quindi Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) è dedicato ai grandi progetti di ricerca e sviluppo.
Si tratta delle iniziative per l’industria sostenibile e l’agenda digitale, da mesi al centro delle politiche per le imprese del governo. Il decreto, datato 1 giugno, prevede un mix di interventi agevolati: finanziamento fino al 20% delle spese ammissibili e contributo diretto modulato in base agli obiettivi delle spese (ricerca o sviluppo) e alla dimensione di impresa. In generale si va da un contributo del 15 a uno del 60 per cento. I programmi per accedere ai benefici dovranno prevedere spese tra 5 e 40 milioni di euro destinate, ad esempio, a costi per il personale, strumenti e attrezzature, servizi di consulenza. I professionisti, al gran debutto dei fondi europei in questi mesi, potranno beneficiare degli incentivi ma solo in sinergia con le imprese.
SECONDO decreto datato 1 giugno, il Mise destina altri 180 milioni al sostegno di progetti per la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi esistenti, attravero lo sviluppo delle tecnologie inidividuate dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente. Destinatarie sono sempre le Regioni meno sviluppate (Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia) ma questa volta anche le Regioni in transizione (Abruzzo, Molise, Sardegna).
Sette le tematiche prioritarie: tecnologia dell’informazione e della comunicazione, nanotecnologie, materiali avanzati, biotecnologie, fabbricazione e trasformazione avanzate, spazio, tecnologie riconducibili alle “Sfide per la società” del programma Horizon 2020. Identico il mix di interventi agevolati, con soglie di spesa da 800mila a 5 milioni di euro.