Cosenza, 20 Maggio – Grande interesse e partecipazione alla presentazione del libro di Mario Caligiuri “Introduzione alla società della disinformazione. Per una pedagogia della comunicazione”, edito da Rubettino, che si è tenuta a Cosenza presso la sede provinciale dei Consulenti del lavoro.
Mario Caligiuri, professore ordinario di Pedagogia della Comunicazione all’Università della Calabria, ha affermato che oggi la cultura ha subito una trasformazione profonda. Prima per cultura si intendeva la conoscenza del passato ora invece è la giusta preparazione al futuro.
L’educazione, nonostante tutti i limiti,  è ancora oggi fondamentale per costruire la democrazia. Bisogna investire sull’educazione in quanto per ogni problema che si presenta, dalla mafia ai problemi ambientali, dai rischi dell’intelligenza artificiale allo sviluppo economico, si invoca sempre la ricetta di una maggiore educazione.
L’autore ha sostenuto inoltre che “alla crisi della democrazia bisogna rispondere con una maggiore democrazia ed alla crisi dell’educazione che appare evidente, bisogna rispondere con una maggiore educazione. La disinformazione è l’emergenza educativa e democratica più grave di questo tempo.
L’istruzione è alla base della convivenza civile e del progresso, ma è sempre più in crisi in quanto in un mondo che cambia sempre più velocemente c’è bisogno di inediti riferimenti pedagogici. Oggi le basi dei processi educativi sono messe pesantemente in discussione, poiché nei paesi occidentali a un numero crescente di diplomati e laureati non corrisponde un progresso sociale che attenui le disuguaglianze, che aumentano sempre di più.
Di fatto stiamo assistendo al più grande spreco della storia: quello del capitale umano per il quale non vengono create le condizioni di un proficuo utilizzo, nonostante l’accessibilità al sapere tramite le tecnologie sia alla portata di tutti.
Mai come adesso abbiamo un’abbondanza di informazioni gratuite, ma il sovraccarico dei dati non genera maggiore conoscenza ma confusione. Tutto questo non fa aumentare il livello culturale, né fa migliorare la democrazia o la convivenza sociale.
Di fronte alle varie emergenze sociali del nostro paese e dell’Occidente, dall’immigrazione ai rischi ambientali, dall’intrusione delle criminalità alla crisi della democrazia, dai pericoli del cyberspazio all’avvento dell’intelligenza artificiale che è destinata a sostituire, in gran parte, il lavoro dell’uomo, è necessaria maggiore educazione.
Nell’era in cui è connessa più di metà dell’umanità la comunicazione rappresenta sempre di più una fonte di potere. La disinformazione e dell’informazione manipolata si collega con la trasparenza della democrazia e della comunicazione.
Per fronteggiare la società della disinformazione è necessario partire dalla ricostruzione delle scienze dell’educazione basata sulla pedagogia della comunicazione.
Nel suo libro Caligiuri ha cercato di dimostrare la necessità di questa proposta, in quanto l’eccesso di informazioni supera la capacità umana di poterle comprendere.
La presentazione è stata organizzata e coordinata dal Vice Presidente nazionale CONFAPI, Francesco Napoli, dalla Presidente provinciale dei Consulenti del lavoro Fabiola Via e dal Presidente dei giovani Consulenti del lavoro, Roberto Garritano.