Seguire l’esempio della Germania e degli Stati Uniti e varare un ‘piano Marshall’ per fornire liquidità alle imprese e permettere la ripresa economica dopo l’emergenza Coronavirus. Questa la strada indicata dal presidente di Confapi Maurizio Casasco, secondo cui l’intervento decisivo è quello adottato da Berlino, cioè la non applicazione delle regole contabili.
“Abbiamo un problema sanitario prioritario – spiega Casasco all’AGI – ma anche il problema della salute del Sistema Italia, per salvaguardare il quale, oltre alle misure a breve adottate dal governo, occorre un piano più a lungo termine. Serve varare immediatamente un grande ‘piano Marshall’, come hanno fatto americani e tedeschi. I primi hanno stanziato con la normativa 6201 dell’11 marzo circa 1.500 miliardi di dollari e con la riduzione dei tassi fatta dalla Federal Reserve hanno immesso liquidità e fornito subito ossigeno all’economia. La Germania ha stanziato 550 miliardi di euro e ha previsto di adottare una serie di iniziative tra cui la non applicazione delle regole contabili per tutte le aziende quotate, non quotate e per gli intermediari finanziari”.
“Per dare liquidità – osserva Casasco – si può stampare moneta o abbassare tasse: noi non abbiamo queste possibilità e siamo in una situazione difficile, con il rischio che lo spread salga fino a 300 punti, causando il collasso economico-finanziario. La situazione e’ emergenziale come nel 2008 e si deve dare la possibilità di non applicare le regole contabili. Una volta liberate imprese e banche dal ‘cappio’ del regime contabile, il passo successivo è un accordo concertato tra governo, Abi e imprese per dare ossigeno al sistema economico”. Secondo Casasco, bisogna guardare al futuro e non compiere gli errori fatti nella sanità, dove per 15 anni si è puntato all’efficienza economica piuttosto che a quella sanitaria. “Dobbiamo ora, immediatamente, prevedere cosa succederà e non farci trovare impreparati. Non possiamo stampare moneta ne’ abbattere le tasse, ma possiamo fare un piano per assicurare liquidità alle aziende”.
Nel breve periodo, secondo il presidente della Confapi, occorre “concedere la sospensione automatica di tutti i leasing su macchinari e capannoni per 6 mesi, come ha fatto la Francia, e una moratoria sui mutui, snellendo i passaggi burocratici”. Poi però si deve pensare a “come ripartire”: “Una volta liberato il sistema finanziario e imprenditoriale dalle regole contabili, le banche dovranno assumersi la loro responsabilità sociale.

(Nella foto il presidente Nazionale Maurizio Casasco e il Vice presidente Francesco Napoli)